giovedì 1 novembre 2012

Appunti di Viaggio,da Lop Buri a Phitsanulok, Thailand


La stanza era piccola, un letto appena, doppio, sulla testa un ventilatore sempre acceso, sbarre alle finestre, fuori l'insegna dell'hotel, un insegna bianca con le lettere rosse, "london Hotel" e la pubblicità della pepsi in carattere Thai, un posto semplice, umile ma ben curato, collegamento ad internet a 50 centesimi per tutto il tempo che si sta, tutto in legno, la via piena di buoni ristorantini perpendicolare alla ferrovia ed ad un fiume, ho deciso di fermarmi ad Phitsanulok perchè non avevo voglia di prendere direttamente il bus per Sukhothai. Ho iniziato il viaggio da Lop Buri stamattina alle 10 e mezza,sono arrivato qui verso le 4 del pomeriggio, un viaggio piacevole in compagnia di un canadese che mi ha riempito di interessanti consigli, di due fratellini thailandesi,  e di una famigliola composta da madre, nonna e due piccoli bambini che non smettevano di giocare, in quella che penso fosse una prima classe, posto riservato, costo del biglietto poco più di 2 euro, esattamente il prezzo della stanza da dove scrivo con per sottofondo un concerto di Lucio Dalla e De Gregori, Banana Repubblic su Youtube, che bella cosa a volte la globalizzazione. Lungo il fiume c'è un mercato notturno. Il cibo per strada molto saporito, i soliti spiedini di pollo, un po' di frutta, qualche dolcetto,  una bella zuppa calda con polpette e spaghetti al riso, per strada si sente la mancanza di scimmie, a Lop Buri erano ovunque, che strana città....quando si dice che a volte la realtà supera la fantasia  è vero, pensavo che quello che mi avevano raccontato di Lop Buri fosse un po' esagerato, invece ho capito sin dal primo secondo che no, arrivato in una piccola carrozza dalla stazione trainata da una  piccola donna anziana che pedalava, alla guest house, ho iniziato a vedere scimmie ovunque, il loro centro di raccolta  era un tempio proprio vicino la ferrovia, inutile dire quanto tempo ho passato là a giocare con loro. Son riuscito a ripartire solo la mattina del terzo giorno.
giovane compagno di viaggio

dal finestrino

dal finestrino

dal finestrino

le scimmie invadono la città, Lop Buri, Thailand

le scimmie invadono la città, Lop Buri, Thailand

le scimmie invadono la città, Lop Buri, Thailand

le scimmie invadono la città, Lop Buri, Thailand

le scimmie invadono la città, Lop Buri, Thailand

le scimmie invadono la città, Lop Buri, Thailand

le scimmie invadono la città, Lop Buri, Thailand

le scimmie invadono la città, Lop Buri, Thailand

le scimmie invadono la città, Lop Buri, Thailand


lunedì 29 ottobre 2012

Diario di viaggio, Thailandia

difficilmente ho fatto più di due docce in un giorno, oggi ne ho già fatte 4 di cui due solo nell'ultima mezza ora, la stanza è un forno, il ventilatore puntato in faccia, sembra moderno, uno sulla testa, il pavimento è in legno, alle finestre le zanzariere lasciano appena filtrare l'aria, due letti doppi emanano calore insieme al computer sempre acceso, tutto emana calore ed il ventilatore non fa altro che rimettere in circolo la stessa aria calda. In bocca ho ancora il sapore dell'ultimo frutto, venduto a peso d'oro, di una bancarella di Ayutthaya, il suo sapore morbido ed intenso ma difficile da digerire, come tutte le cose buone e come tutta la cucina Thailandese, d'altronde. Alla radio una musica jazz allieta enormemente questo afoso pomeriggio, impossibile uscire per le strade anche col mio ridicolo cappello vietnamita col quale ho cercato durante le ultime giornate di difendermi dal sole. Ho cercato di ridurre al minimo gli indumenti ed i peli che ricoprono il mio corpo, gli abitanti del luogo mi guardano e seppur con notevole autocontrollo riescono a contenere il sorriso, forse sono troppo timidi o educati per sorridermi in faccia, i bambini no, e ridono divertiti alla vista di quello strano ragazzone un po' barbuto, pantaloncini corti, capelli rasati alla moaikana, scarpe da tennis fosforescenti all'ultima moda, occhiali da vista e cappello di paglia conico tipico  dei contadini vietnamiti, ma che difficilmente hanno visto indossato da un europeo. Eppure questo copricapo è utilissimo, da un lato protegge meravigliosamente dal sole, dall'altro permette la circolazione dell'aria all'interno del cono . Mica stupidi questi vietnamiti.
Non sono un grande amante dell'aria condizionata, preferisco il ventilatore, mi fa sentire a modo mio più vicino alla gente del posto, alla temperatura del posto, all'ambiente esterno e poi quel vento caldo in faccia non mi dispiace ed il sudore nemmeno, sempre meglio del freddo. L'aria condizionata invece crea delle distanze con l'ambiente esterno e con gli altri, delle oasi di benessere, paradisi artificiale, non mi piace la comodità,mi fa indulgere nel mio lato pigro. Molto più romantica una stanza spartana e senza confort eccessivi, magari con internet , ma lo scarico del bagno lo preferisco quando perde, lo scaldabagno quando non funziona, l'acqua che un po' esce caldissima ed un po fredda sono dettagli che mi riempiono di piacere,  mi fanno sentire a mio agio, meno solo nella mia imperfezione, io non sono perfetto e mi piace vivere in un ambiente che un po' mi rispecchi, precario, non comodo, ma romantico. Neanche nella comoda europa sono mai stato un grande amante delle comodità, ho sempre preferito la seconda classe, i treni affollati ed i ritardi, non mi piace vivere in un mondo abbellito, forse mi fà sentire in colpa e distante dagli altri essere umani, forse non c'è una spiegazione.
In strada ho ridotto la comunicazione all'essenziale, ho scoperto che non hai bisogno di parlare una lingua per vivere bene, anzi, mi limito quando voglio mangiare ad indicare quello che voglio, magari dal piatto di un altro commensale, poi quello che voglio bere, con le dita indicarne le quantità, scegliere posti affollati e fidarmi dell'istinto. Mi piacciono i miei esperimenti non verbali ed in un certo senso pre-verbali. Le parole sicuramente sono essenziali quando devi mentire o vendere qualcosa, ma per l'essenziale sono spesso innecessarie. E' bello a volte prendersi una vacanza anche dalle parole.
In strada, ad esempio, ho scoperto che rifiutare le insistenti offerte di taxi e di tuk tuk funziona molto meglio facendo dei piccoli inchini, con le mani giunte e sorridendo,   che dicendo no, se dici no insistono tutti, se ringrazi e fai un inchino ti lasciano quasi sempre in pace subito.

venerdì 25 maggio 2012

video clip cartoon "Proyecto 2" Smooth Jazz Ibiza

è con immenso piacere che presento il mio primo video clip, registrato ad ibiza nella terrazza dell'attico di un amico. Loro, i Proyecto 2 sono un gruppo destinato a fare gioire moltissime persone con le loro fresche ed eleganti note. Grandissimi musicisti dalle influenze esotiche rendono il Jazz la musica ideale da ascoltare negli assolati aperitivi D'Ibiza, nelle affollate spiaggie ed indimenticabili tramonti

lunedì 14 maggio 2012

Leggendo Nietzsche nelle deserte spiagge di Ibiza in un caldo e soleggiato mese di maggio


Se si trasferisce il centro di gravità della vita non nella vita, ma nell’aldilà − nel nulla −  si è tolto il centro di gravità alla vita in generale." Friedrich Nietzsche" 






































La morale viene confiscata da questi omuncoli, loro sanno quanta importanza ha la morale, con la morale è come più facilmente si possa prendere in giro l'umanità. La realtà è che qui, una molto cosciente arroganza di eletti rappresenta il ruolo della modestia: in un solo colpo e per sempre, hanno messo se stessi, la "comunità" ed i "buoni e giusti" da un lato, quello della verità, e al resto, al "mondo", dall'altro. Questa è stata la specie più funesta di delirio di grandezza avuto fino a questo punto nella terra: meschini bigotti e bugiardi che cominciano a rivendicare per loro i concetti di "Dio", "verità", "spirito", "amore", "saggezza", e "vita", come sinonimi di loro stessi, per così dirlo, tanto da fare in modo di tracciare una frontiera tra il "mondo" e loro. " Friedrich Nietzsche" 
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