giovedì 24 marzo 2011

from Camocim to Parnaiba


viene svegliato alle 5 e 30 del mattino da qualcuno che urla due volte il suo nome con un forte accento brasiliano, si era addormentato in una splendida villa sulle sponde della Baia di Camocim,in un quartiere di pescatori, al suo ospite era a punto di nascere una figlia e per l'emozione si era chiuso fuori di casa. Fatte in fretta e in furia le valigie, dopo aver scelto di non rimanere solo in casa per il week-end con una cameriera ed una canoa a sua completa disposizione, si precipita in macchina con l'amico, la sua compagna a cui si erano rotte le acque e la madre della compagna. Copre in poche ore la distanza che lo separa dall'ospedale di Parnaiba, passando la frontiera del Ceara´, alle prime luci dell'alba in una autostrada nel deserto che sembra un giardino zoologico, cani appollaiati per sentire il calore dell'asfalto, avvoltoi giganti che sembrano tacchini brutti e neri, innumerevoli asini, mucche, tori, capre tutti a gironzolare liberamente per le corsie, spostandosi solo all'ultimo secondo, sembra una corsa ad ostacoli, e per ultimo le dune che ci si mettono anche loro a complicare il tutto, infatti anche se in Europa non si sa qui anche le dune si muovono (con il vento) cambiando di posizione come se fossero vive, un giorno di qua un giorno di la'....

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