Carl è un ragazzo sui trenta anni, irlandese,ha i capelli lunghi e biondi, il pizzetto, è magrissimo, ricorda vagamente Jesù, indossa pantaloni a zampa, zoccoli di plastica gialli ed una maglietta aderente sopra l'ombellico. In principio era restio a dirmi il suo nome, mi diceva che lui non esisteva, niente esisteva, tutto era energia. Era venuto a vivere in un paesino interno del Brasile per stare vicino a un medium capace di comunicare con lo spirito dei morti e di trarne energia, ma era stato vittima di una grave intossicazione alimentare ed ora si trovava a Fortaleza. Mi raccontò che suo fratello era stato guarito da una frattura al naso senza essere toccato.
Scappò in un modo rocambolesco dall'ostello senza pagare gli ultimi due mesi di permanenza.
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